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Si devono intraprendere le guerre per la sola ragione di vivere senza disturbi in pace (Cicerone)

No alla deriva

No alla deriva
Diciamo NO alla deriva

29 aprile 2024

Semplicemente "Giorgia"


Un'ora e venti di un intervento che riproduco, perchè merita di essere ascoltato per confrontarlo con le inconcludenti parole al vento dei cattocomunisti.

In questi giorni ho riascoltato anche una intervista di Giorgio Almirante del 29 aprile 1987 a Minoli, reperibile anche quella su You Tube e che ugualmente inserisco in questo mio commento.

Trovo la stessa passione civile, la stessa coerenza ideale, la stessa empatia, lo stesso impegno per l'Italia, per gli Italiani, pur nella profonda diversità dei tempi, delle esperienze dei protagonisti, del loro ruolo.

Quasi quarant'anni dopo quella intervista Giorgia Meloni, da Presidente del Consiglio, ha avuto la possibilità di dimostrare nei fatti la capacità di governo della Destra, con l'obiettivo di trasformare in leggi, in azioni positive le tesi che appartengono ad una comunità ideale.

Con tutte le difficoltà che comporta il governare con alleati con i quali dover condividere il percorso e le scelte, con un ente sovranazionale che pretende di decidere di entrare in guerra, ma anche il formato dei tappi di plastica delle bottiglie.

Oltre un'ora non per elencare tutto quello che si è fatto e si farà, anche per riparare i danni dell'assalto al bilancio dello stato devastato dai giallorossi grillini e cattocomunnisti, ma per dare il quadro ideale, l'obiettivo cui tendere.

Un obiettivo che, come tutti i traguardi ideali, non si raggiungerà mai, ma che, passo dopo passo, possiamo avvicinare, più o meno velocemente.

Dal trasformare l'Europa da ente burocratico, oppressivo, di stampo sovietico, ad una confederazione di nazioni libere le cui energie non devono essere compresse in un dirigismo gretto e meschino.

I quotidiani oggi più che ai contenuti, coprono il colore, quello del "votatemi, scrivendo Giorgia".

Dotti e sapienti che discettano sulla legittimità di un simile voto, dimenticando, come ha fatto notare il Ministro Lollobrigida, che basta che nelle liste sia indicato il candidato "Giorgia Meloni detta Giorgia".

E ricordo che Pannella si presentava sempre così nelle liste: Giacinto Pannella detto Marco, perchè il suo nome era Giacinto, Marco era il nome che si era scelto, probabilmente perchè più facile e accattivante.

A parte la questione Ucraina, mi trovo pienamente d'accordo con tutto quanto delineato dalla Meloni, soprattutto nella prospettiva di una Europa diversa, senza le fole degli invasati ecoambientalisti e delle loro direttive sovietiche in materia di energia, case automobili.

La tentazione di votare "semplicemte Giorgia" è molto forte, per comunanza ideale, per sostenere il Governo e il suo Presidente.

Però la Lega candida il Generale Vannacci ...

28 aprile 2024

Un voto ben speso

Solo due giorni fa il Ministro e segretario della Lega Salvini ha annunciato la candidatura del Generale Vannacci e, subito, è iniziata la canea cattocomunista, pronta a fare, gratis, la campagna elettorale per il Generale.

Il pd ha immediatamente diffuso una immagine con la faccia del Generale coperta in parte dalla scritta "ignoralo" che riproduco perchè l'invito ad ignorarlo rappresenta un forte impulso a votarlo.

Vengono estrapolate frasi da un contesto ben più articolato che sono i suoi due saggi e le sue interviste, ma i cattocomunisti non si rendono conto che citare il Generale Vannacci per le sue frasi sulla Identità Italiana, sull'aborto, sugli omosessuali, sulla Russia, sull'Europa, sulle classi differenziali, sui clandestini, significa far sapere agli Italiani che c'è una persona che, in questo momento, dice tutto quello che molti di noi pensano, ma sono costretti, pro bono pacis, per quieto vivere, a tacere.

Poi, certo, parleremo nel segreto dell'urna.

Non mi meraviglio che anche l'altra chiesa, quella di Bergoglio, si allinei alla chiesa rossa del pd, criticando il Generale: ormai il Vaticano è funzionale alle politiche immmigrazioniste, woke, lgbt e black lives matter, quindi non sposta più nulla, visto che gli stessi che applaudono Bergoglio, sono sempre quelli che applaudono la Schlein o Conte, Fazio o Scurati e tutti quelli che cercano un momento di notorietà pubblicando fotografie capovolte dei Leaders del Centro Destra.

E non mi spaventa che a criticare la sola candidatura del Generale Vannaci, ululando come assatanati, con la pretesa di farlo tacere quando esprime liberamente le sue Idee (che sono anche le mie e quelle di milioni di Italiani) siano gli stessi che non hanno fatto una piega per la candidatura di una signora in prigione in Ungheria con accuse gravissime e che, a quanto si legge, porta il fardello di quattro precedenti condanne.

E' talmente evidente che la canea rossa scatenata contro il Generale Vannacci non fa altro che spingere molti a votare per lui che, non potendo credere che i pubblicitari del pci/pds/ds/pd siano così rincitrulliti, mi viene il sospetto che l'obiettivo sia un altro: togliere voti a Fratelli d'Italia e alla Meloni per poter poi dire che gli Italiani hanno bocciato personalmente il Presidente del Consiglio ed il suo Governo.

Fratelli d'Italia sta giocando malissimo la "partita Vannacci", praticamente affidata all'astio verso il Generale di Crosetto e sono curioso di ascoltare l'intervento della Meloni oggi, alle 12.

Non credo parlerà del Generale Vannacci, ma volerà alto su proposte, progetti, sul "fare", ma è da vedere se il suo "fare" possa essere, come credo, molto vicino a quanto sostiene il Generale.

Certamente con la differenza formale nella parole pronunciate per la posizione che occupano rispettivamente: uno, il Generale, è un candidato emergente, l'altra, il Presidente, deve convivere e trattare quotidianamente con controparti spesso molto lontane dalle sue (e nostre) Idee.

Personalmente credo che il Generale Vannacci sarebbe stato un candidato più da Fratelli d'Italia che da Lega e, ancora di più, un ottimo candidato unitario del Centro Destra in un collegio uninominale.

I voti al Generale Vannacci, quindi, arriveranno da molti ambienti di Destra e alcuni, pochi o tanti, da chi, avendo purtroppo un solo voto, dovrà decidere se darlo a Fratelli d'Italia oppure sostenere il Generale Vannacci votando però Lega.

Per questo credo che la valutazione di chi vince e di chi perde, dovrà essere fatta non tanto sul singolo voto dei partiti, quando su aggregazioni per Ideali, Valori e Base elettorale.

A maggior ragione con la presenza del Generale Vannacci nelle liste della Lega, i due elettorati, di Fratelli d'Italia e della Lega sono sovrapponibili e intercambiabili.

Piccole cose, piccole o grandi candidature, a livello generale e locale, possono indurre, anche all'ultimo momento, un Elettore del Centro Destra a spostare il suo voto dalla Lega a Fratelli d'Italia o viceversa.

Per questo sarebbe opportuno fare una valutazione tra l'aspettativa e la realtà, sommando le percentuali dei due partiti, prima e dopo il voto.

Alle politiche del 25 settembre 2022, Fratelli d'Italia ebbe quasi il 26% e la Lega più dell'8%, in totale più del 34%.

I sondaggi in corso attribuiscono ai due partiti una percentuale complessiva tra il 34% e il 36%, proprio con un andamento che rispecchia quanto scritto in precedenza: il limite più alto della forbice per Fratelli d'Italia corrisponde a quello più basso della Lega e viceversa.

Se la candidatura del Generale Vannacci dovesse comportare una discesa di Fratelli d'Italia di uno o due punti, ma fosse compensata da una analoga ascesa della Lega, allora si vedrebbe confermata l'ampia fiducia al Governo in carica da parte dell'elettorato e, sotto un altro profilo, la forza della figura del Generale Vannacci che non dipenderebbe dai voti della Lega.

Certo, l'ideale sarebbe un successo tanto per la lista di Fratelli d'Italia quanto per quella della Lega con il Generale Vannacci ma, purtroppo, non possiamo dividere in due il nostro voto.

27 aprile 2024

Recuperare la Russia in chiave anticinese

Il segretario di stato americano Blinken continua a viaggiare senza sosta e ieri, a Pechino, è stato ricevuto da Xi Jing Ping o, come direbbe Di Maio, dal presidente Ping.

I giornali radio hanno ripetuto ad ogni edizione l'esortazione di Xi: Stati Uniti e Cina devono essere collaborativi e non in contrapposizione.

Immaginiamoci una nuova Yalta con Cina e Stati Uniti che si dividono il mondo, senza terzi incomodi come, allora, fu l'Inghilterra di Churchill.

Anche allora gli Stati Uniti erano guidati da un presidente malato, vecchio che dopo un paio di mesi avrebbe abbandonato la presidenza causa morte.

Anche allora la scelta di accordarsi con l'Unione Sovietica di Stalin portò gravi danni a tutta l'Umanità.

Oggi potrebbe essere anche peggio per l'infiltrazione già in essere dei cinesi in ogni parte del mondo, soprattutto in Africa.

Anche alla luce di quella frase, appare ancor più sciocco ostinarsi nelle ostilità contro la Russia, armando e finanziando l'Ucraina, invece di cercare un accordo che liberi Mosca dall'abbraccio mortale della Cina.

Perchè le parole di Xi Jing Ping devono essere di monito non solo per gli Stati Uniti e le altre nazioni occidentali, ma anche per la Russia che non può confidare nella pelosa alleanza dei cinesi che, alla prima occasione in cui pensassero di poter conseguire un maggior vantaggio,  la abbandonerebbero al suo destino.

La Russia dovrebbe essere recuperata al mondo occidentale e, come era nella visione di Berlusconi, entrare a farne parte, a pieno titolo e senza riserve.

Il nemico della nostra Civiltà non è la Russia ma, come sempre, arriva da oriente e, oggi, il pericolo parla la lingua cinese.

26 aprile 2024

Un valore aggiunto per la Lega e per tutto il Centro Destra

In occasione del 25 aprile il Ministro Salvini, segretario della Lega, ha annunciato la candidatura del Generale Roberto Vannacci nelle liste della Lega, in tutte le circoscrizioni, per le prossime europee.

Il Generale Vannacci, con il suo saggio dello scorso anno "Il mondo al contrario", ha saputo dare corpo ad un sentimento diffuso tra molti Italiani che, ieri, si sono occupati dei fatti loro invece di aggregarsi alla rumorosa e talvolta violenta minoranza che bercia di antifascismo tutto l'anno ma quando si trova davanti (veggasi green pass) ad un comportamento oppressivo delle libertà individuali, si genuflette e lo sostiene.

Nel suo saggio il Generale Vannacci ha parlato, in termini chiari, comprensibili e non equivoci, di tutte le questioni che oggi sono nelle prime pagine dei giornali ed ha fatto schiumare di rabbia cattocomunisti, omosessuali, ong e anti Italiani vari.

Era nell'ordine delle cose che entrasse in Politica, l'incertezza era sul come.

Avrebbe potuto fondare un suo movimento, puntando a superare il quorum per le europee e quindi proporsi come quarta gamba del Centro Destra.

Una soluzione che avrei gradito, ma che avrebbe obbligato il Generale a muoversi tempestivamente, praticamente sin da settembre dello scorso anno, sull'onda del successo letterario.

Una seconda soluzione che era in testa alle mie personali preferenze era di attendere che si liberasse un collegio uninominale in Italia, per candidarsi a nome dell'intera Coalizione di Centro Destra.

Non avrei invece gradito una sua candidatura in uno dei tanti partitini di protesta, monotematici e non, "più puri" di tutti gli altri negli ideali professati, sempre scontenti, incontentabili, critici su tutto e che, nel volere tutto e subito, non ottengono nulla, mai, ma servono solo a sottrarre qualche voto al Centro Destra, giusto per rendere le cose più complicate (ad esempio la riforma costituzionale) e quindi rendere sostanzialmente un favore ai cattocomunisti.

Rimanevano quindi due ipotesi.

Candidarsi con Fratelli d'Italia, che forse sarebbe stata la scelta ideale più compatibile, ma che scontava un ostacolo forse insormontabile, la folle ostilità che, da subito, senza aver (per sua stessa ammissione) letto il saggio, gli ha mostrato il ministro della difesa Crosetto, in quota FdI.

Oppure candidarsi con la Lega, dove pure vi sono parecchi a lui ostili tra quelli che si richiamano ancora alla vecchia linea antifascista di Bossi e che oggi, con le difficoltà elettorali, hanno rialzato la testa contro Salvini.

Personalmente ritengo, come molti Elettori del Centro Destra, le due scelte, non solo le migliori nel panorama politico attuale, ma anche sovrapponibili e intercambiabili in base al momento in cui si vota.

Il Generale ha scelto la Lega e, per il partito di Salvini, sarà sicuramente un valore aggiunto che potrà aggregare qualche voto in più che, diversamente, sarebbe andato a Fratelli d'Italia.

Sarà anche un aiuto a supporto della segretria di Salvini, soprattutto se le europee dovessero registrare il sorpasso (sorprendente) di Forza Italia, incredibilmente rivitalizzata dopo la morte di Berlusconi da un improbabile leader come Tajani.

E' un peccato che il Generale sia sprecato in un parlamento marginale, dove le decisioni non si trasformano mai in leggi perchè devono sottostare ad altri due passaggi.

Ma se dovesse cambiare la maggioranza nel parlamento europeo, allora il ruolo del Generale potrebbe essere rivalutato in positivo, soprattutto per le tante votazioni strumentali, fondate esclusivamente su presupposti ideologici, cui ci ha abituato il parlamento europeo.

L'impegno politico di un Uomo di valore come il Generale Vannacci è comunque un valore aggiunto per la Lega che lo candida, ma anche per tutto il Centro Destra all'interno della cui Coalizione la Lega agisce.

Un punto a favore del voto alla Lega.

25 aprile 2024

Guglielmo Marconi

Il 25 aprile 1874 nacque, a Bologna, Guglielmo Marconi, la cui opera, scienza e intelletto non hanno alcun bisogno di essere elencati.

C'è invece necessità di ricordare la figura del Genio bolognese per proporlo come modello in tempi in cui i modelli sono solo divisivi, devianti e del tutto negativi.

A maggior ragione è bene ricordarlo (e nel pomeriggio, alle 16, su Radio Uno, dovrebbe esserci un particolare focus su di lui) in una giornata che da una trentina di anni viene strumentalizzata, dopo aver manipolato la Storia patria, unicamente a fini di propaganda di parte.

Marconi, con il suo genio, diede lustro all'Italia, i suoi studi sono stati la base necessaria e imprescindibile anche per quegli strumenti di immediato contatto che noi oggi utilizziamo.

E non sono sicuro che, questo, sia un merito o una colpa, anche se, comunque, non è una invenzione, una scoperta che sono dannose, ma l'uso che se ne fa.

Da bolognese poi, provo un particolare piacere nel ricordare Marconi, cui è dedicato un mausoleo, con museo presso la villa paterna, a Pontecchio (Marconi), frazione di Sasso (Marconi).

La figura di Guglielmo Marconi emerge con chiarezza per la sua grandezza anche sottolineando come gli stessi comunisti non abbiano obiettato all'intitolazione a Marconi dell'aeroporto di Bologna, nonostante la sua chiara adesione al Fascismo.

Per una volta un Grande è stato riconosciuto tale a prescindere dalla sua appartenenza politica e se questo rende merito anche ai comunisti, dovrebbe indicare un modello di comportamento anche per il futuro, meno divisivo e più attento alla concretezza dei problemi da risolvere, al valore autentico delle persone e non all'aria fritta delle stantie liturgie antifasciste e del persistente antiberlusconismo postumo.

Ma soprattutto dovrebbe essere un monito per evitare di proseguire sulla strada della cancellazione della cultura che è cancellazione della nostra Storia, dei nostri Grandi, delle nostre Radici.

Un popolo che rinnega le sue Radici, la sua Storia e i Grandi del suo passato è un popolo destinato a soccombere e scomparire.

 

24 aprile 2024

La Sovranità appartiene al Popolo

Nell'epoca in cui tutti sentenziano anche su materie che non conoscono (ricordiamoci in epoca covid quanti conoscenti, colleghi, amici concionavano su cure, vaccini, precauzioni, come se nella loro vita non avessero fatto altro che studiare i virus e, invece, ripetevano a pappagallo quel che avevano letto o ascoltato, spesso sbagliando perchè non avevano capito quello che avevano letto o udito)  non possiamo meravigliarci se anche i rapporti, che dovrebbero essere ben delineati, tra chi legifera e chi deve solo eseguire, siano saltati.

Qualche giorno fa la corte costituzionale ha bocciato una legge regionale che attribuiva graduatorie per gli alloggi pubblici, dando la preferenza a chi era residente da un tot numero di anni.

La motivazione è strettamente politica, non giuridica: perchè spesso chi ha più bisogno si sposta frequentemente e quindi non matura l'anzianità richiesta.

Massimo rispetto per la motivazione sociale, ma se i giudici costituzionali la pensano così non devono fare altro che presentare alle elezioni una loro lista e, se votata, potranno decidere le normative che più ritengono conformi alle loro idee.

Non possono, da non eletti, far saltare una legge che rispecchia la volontà della maggioranza degli elettori, adattando le norme della costituzione alla loro ideologia (cosa che potrebbe fare chiunque perchè, come noto, con le parole si può sostenere tutto e il suo contrario).

Analogamente una pletora di magistrati si comporta nei confronti dei clandestini e di chi li trasporta in Italia, mandando assolti e liberi loro e le ong e rilasciando le loro imbarcazioni in modo che possano reiterare lo scarico di clandestini sulle nostre coste, nonostante leggi ben precise che sanzionano, con il totale consenso della maggioranza degli Italiani, gli arrivi illegali.

Oggi, poi, leggo ne La Verità che la Banca d'Italia, che si è lasciata espropriare, senza resistere, i poteri di controllo sulle grandi banche e soprattutto sull'emissione di moneta, forse per compensare o per battere un colpo sulla propria esistenza, ha strologato suggerendo sadici interventi per costringere gli Italiani a mettere mano ai propri risparmi e ristrutturare in senso ecoambientalista le nostre case.

Nella fattispecie il suggerimento sembra essere quello di non consentire la locazione dell'immobile se non rispecchia determinate caratteristiche (classi) energetiche.

Se, in questo caso, siamo solo ad un suggerimento, la residua autorevolezza della Banca d'Italia potrebbe indurre qualcuno, particolarmente invasato sull'ambiente e genuflesso all'unione europea, a brandire quel suggerimento per imporre ulteriori restrizioni alle nostre proprietà, il che vuol dire limitare la nostra Libertà.

Sono solo due esempi della decadenza del nostro sistema, quando tutti si riempiono la bocca della parola "demorazia", ma poi vogliono imporre la loro visione della società, sfruttando gli strumenti a disposizione per superare, spesso rovesciare la volontà degli Elettori che, invece, dovrebbero essere gli unici a potersi esprimere se vogliono dare la precedenza ai residenti nell'assegnazione delle case, se vogliono accogliere i clandestini, se vogliono spendere i propri risparmi per ristrutturare casa.

La Sovranità appartiene al Popolo e il potere legislativo appartiene al parlamento eletto dal Popolo.

E gli altri organismi istituzionali devono solo applicare le leggi approvate dal parlamento.





23 aprile 2024

La risposta lucana al monologo di Scurati

La Basilicata è una piccola regione con poco più di mezzo milione di abitanti e poco meno di elettori.

Come per tutte le elezioni regionali i fattori interni hanno rilevanza e, tra quelli, i più influenti sono sicuramente le personalità dei candidati e la loro cerchia di conoscenze, supporti e amicizie, come abbiamo visto per il successo della lista di Calenda non per meriti nazionali, ma unicamente perchè guidata dall'ex presidente regionale Pittella, uno dei personaggi che, dopo Emilio Colombo, ha avuto in mano le chiavi della regione.

Si spostasse lui, la lista di Calenda si sgonfierebbe e crescerebbe quella dove Pittella dovesse accasarsi.

Quindi le elezioni lucane, con il trionfo del Centro Destra e del presidente uscente Bardi, non sono da prendere a pretesto per alcuna variazione nel quadro politico nazionale.

Ma i Lucani sono Italiani come noi e, come noi, prima del voto, hanno assistito alla stucchevole esibizione antifascista di Scurati e di tutti i bella ciao.

Tutti noi Elettori di Centro Destra, inclusi quelli Lucani, abbiamo potuto leggere quel cumulo di sciocchezze che il signor Scurati voleva declamare in televisione, a spese anche nostre.

I primi a dover decidere cosa farne di quel monologo sono stati i Lucani che, senza fare una piega, hanno votato esattamente come avrebbero votato senza Scurati e i suoi piagnistei sulla asserita censura.

Perchè l'antifascismo, oltre a non essere un valore, è del tutto ininfluente per la soluzione dei problemi concreti dell'Italia e degli Italiani e, quindi, anche dei Lucani.

Immigrazione, tasse, le folli direttive verdi dell'unione europea che hanno, come unico risultato, quello di voler mettere le mani sui nostri risparmi sotto forma di spese per ristrutturazioni ecologiche, rinnovo parco macchine, sostituzione di caldaie e dei sistemi energetici.

Quelli sono i problemi ai quali il Centro Destra sta fornendo risposte.

Possono sembrare risposte lente, ma certo non sono l'aria fritta dell'antifascismo che, ogni anno, torna ad ammorbare la nostra vita politica.

A me non interessa se uno è o non è antifascista.

A me interessa che abbia in mente un progetto di Società fondato sulla concretezza, non sul sesso degli angeli, persegua un risultato, dia delle risposte ai problemi concreti che dobbiamo affrontare con un unico obiettivo: accrescere progressivamente il Benessere e la Sicurezza degli Italiani.

E non aumenta il mio, il nostro, Benessere, se dobbiamo mettere mano al portafogli, usando i nostri risparmi non per qualcosa che a noi piace, è utile, ci gratifica, ma per cambiare l'automobile, ristrutturare casa, cambiare la caldaia non perchè guasti ma perchè dei burocrati di Bruxelles hanno sposato i deliri ecoambientalisti.

Così come non aumenta la Sicurezza nella mia vita di tutti i giorni se orde di clandestini sciamano per l'Italia o se, sempre da Bruxelles o da Parigi, qualche burocrate scollegato dalla realtà che si crede Napoleone (la cui fine iniziò con la campagna di Russia)  vuole fare guerra alla Russia.

L'antifascismo non risolve quei problemi, non ci fornisce maggior Benessere e neppure Sicurezza.

I Lucani, con il loro voto, ci hanno semplicemente detto tutto ciò.

 

22 aprile 2024

Candidature al via

Cominciano ad uscire i primi nomi di candidati per le elezioni europee del 9 giugno.

Apprezzo la scelta di Antonio Tajani, dopo che l'aveva escluso, di essere capolista per Forza Italia.

Credo che un Leader debba metterci la faccia, in ogni elezione, anche quando, come in questo caso, le incompatibilità impongono una scelta e, ovviamente, non può che essere a favore del Governo e del Parlamento Nazionale.

Sono contento, anche in questo aspetto del tutto marginale, di essere all'opposto di due esseri che disistimo profondamente: Prodi e Conte.

Apprezzo meno Tajani quando rinuncia al primato in lista nelle Isole per lasciare il posto ad una transfuga dal pd (e non importa di chi sia figlia).

Una simile scelta induce fortemente a diffidare dal votare Forza Italia, perchè se venisse eletta quella candidata, chi mi garantisce che non faccia nuovamente un salto della quaglia in un altro partito ?

Capirei se provenisse da Lega o Fratelli d'Italia, considero naturale un travaso tra simili, ma dal pd a Forza Italia, partiti che dovrebbero essere "l'un contro l'altro armati", il salto mi sembra troppo per essere credibile.

Il presidente della mia regione, in scadenza a gennaio 2025, dopo la trombatura nella gara a segretario del pci/pds/ds/pd, si candiderà per un posto sicuro, nei prossimi cinque anni, a Strasburgo.

Diversamente a gennaio 2025, non potendo essere rieletto, sarebbe progressivamente rientrato nell'ombra e dimenticato da tutti.

Dal mio punto di vista, per una decisione finale su chi votare, oltre ad attendere gli sviluppi dei prossimi mesi (ad esempio, non essendo io antifascista, attribuisco molta importanza alla scelta delle parole della Meloni se parlarne, come le intimano i cattocomunisti o se continuare, come già fece Berlusconi, nell'ignorare quel termine), reputo rilevante la scelta del Generale Vannacci.

Se dovesse candidarsi (come non auspico, credo che il Generale debba restare disponibile e libero per una candidatura unitaria del Centro Destra magari in un collegio uninominale che dovesse liberarsi nei prossimi mesi) sposterebbe il mio personalissimo ago della bilancia verso il partito che lo candidasse, purchè possa votarlo nel mio collegio.

In assenza della candidatura del Generale Vanncci, resterebbe sempre il dilemma tra Fratelli d'Italia e Lega e attribuirò una certa importanza ai nomi che presenteranno in lista, orientandomi, in linea generale, verso chi dovessi conoscere (questo significherebbe quasi sicuramente un voto per Fratelli d'Italia).

Tutto il resto è folklore, compresa l'abituale, stantia, liturgia antifascista nel giorno di San Marco, Patrono della Serenissima e del primo maggio, giornata che dovrebbe essere dedicata ai lavoratori ma che, invece, sarà focalizzata sulle sguaiate performance dei Landini e dei Bombardieri.

21 aprile 2024

Natale di Roma


Sicuramente non era il 21 aprile, ma la Tradizione, come in seguito decise di fissare per il 25 dicembre la nascita di Cristo che invece sembrerebbe essere avvenuta in marzo, anche per farla furbescamente coincidere con una festività pagana diffusa e molto sentita, vuole che Roma sia stata fondata il 21 aprile del 753 avanti Cristo, ben 2777 anni fa.

L'importanza di Roma nella Storia dell'Umanità e della Civiltà è senza pari e, per noi Italiani, dovrebbe essere, assieme al 25 aprile, giorno dedicato a San Marco, Patrono della Serenissima Repubblica di Venezia, uno dei giorni da ricordare perchè nessuna altra nazione può vantare ben due periodi storici influenzati e condotti per mano da una forza propulsiva proveniente per due volte dall'Italia.

La Civiltà che oggi viviamo, anche se decadente nei costumi, ci ha consentito di avere Benessere e Sicurezza più di ogni altra civiltà sparsa nel mondo come testimoniano non solo le guerre che si combattono nel mondo, ma anche il tenore di vita di chi è ai margini, quando non estraneo, alla Tradizione Greco-Romana su cui si fonda la nostra Civiltà.

Riscoprire e rivalutare le nostre Radici, significa ricostruire una base da cui ripartire quando la sbornia distruttiva della cancellazione della cultura sarà esaurita.

Roma ci sarà ancora, quando i black lives matter, le politiche woke e lgbt saranno solo il ricordo di un periodo buio e decadente della Storia dell'Umanità.

20 aprile 2024

Mettere dei paletti ai magistrati

Ancora una sentenza contraria all'interesse dell'Italia e degli Italiani in materia di immigrazione illegale.

Assolti quelli di una ong che trasbordavano clandestini per scaricarli a casa nostra e a nostre spese.

A parte ogni considerazione in punta di diritto (e sappiamo che tra codici e pandette si possono sostenere tutte le tesi e non v'è mai certezza) e sui modi più efficaci per fermare l'invasione dei clandestini, c'è da osservare che la magistratura non solo non aiuta a salvaguardare l'Identità Nazionale, ma. al contrario, nonostante le leggi che vengono approvate, sembra giocare, sempre e comunque, a favore dei clandestini.

Esattamente come sembra voler intervenire nella legislazione, non con una propria lista da sottoporre al voto degli Italiani per poi agire in base ai voti conseguiti, ma a colpi di sentenze tendenti a scavalcare una legge esistente o a condizionare il legislatore per predisporne una o con indagini che, ancor prima, molto prima, di una sentenza definitiva, portano alla eliminazione dal gioco politico di questo o quello.

Tranne, ovviamente, se l'indagato è trattenuto in carcere in una nazione dove aggredire a martellate chi partecipa a manifestazioni politiche non gradite, è ancora reato.

Allora l'appello alla Politica è sempre quello: reagire e riportare l'azione della magistratura entro paletti rigorosi.

Il parlamento e solo il parlamento, legifera e i magistrati applicano le leggi, anche se non piacciono e sono contrarie alla loro personale ideologia.

E nessuno deve dimettersi dal proprio incarico o essere indotto a farlo, per una indagine, un rinvio a giudizio o anche solo una condanna non definitiva.